Nel 1875 l'austriaco Luigi Wimmer si ritirò a Gardone Riviera per curarsi e, come capita spesso a chi per la prima volta si trova in visita sul Lago di Garda, si innamorò subito della bellezza dei luoghi e della dolcezza del clima. Decise quindi di stabilirsi definitivamente a Gardone Riviera e di far costruire un piccolo albergo in riva al lago, per poter offrire anche ad altri l’opportunità di apprezzare le bellezze della riviera gardesana.
Dalla sua lungimirante intuizione prese avvio la trasformazione del borgo contadino di Gardone nella più celebre stazione climatica invernale della Mitteleuropa. L'Hotel accolse i primi ospiti nel 1884, ma il suo successo fu tale che pochi anni dopo — nel 1897 — vennero eseguite le prime importanti opere di ampliamento e ristrutturazione. Lo storico Giuseppe Solitro, al proposito, scrisse che “l'Hotel Gardone, senza esagerazione, si può chiamare un paese, con 300 stanze, tutte aperte a mezzodì, sale da pranzo, di conversazione, di lettura, di musica, da giuoco, gallerie a vetrate, bagni, giardini con vegetazione tropicale, tutto illuminato a luce elettrica e riscaldato da caloriferi, i nuovi lussuosi comfort dell'epoca”.
Grazie a queste caratteristiche, il Grand Hotel divenne ben presto meta di nobili e intellettuali provenienti da tutta Europa.